La Penna Rossa

I yèryani di Malamotta conquistano Laureana: il cuore del progetto batte ad Acquaro

L'iniziativa dei giorni scorsi nel centro reggino è stata molto apprezzata e partecipata
01/07/2025
copertina

Nelle scorse ore, nell'ex Convento dei Domenicani, a Laureana di Borrello, si è materializzato il progetto “Educare all'arte con i yèryani di Malamotta”, creato dalla volontaria e artista Barbara Pisano (una cittadina del posto).

Il proponimento riguardava da vicino il paese di Acquaro — Malamotta è una collina vicina al centro abitato — luogo in cui è nata la leggenda inerente a questi personaggi; nei mesi scorsi un cittadino del centro vibonese, il presidente della Pro loco Giuseppe Esposito, aveva rivitalizzato queste figure organizzando un concorso, con l'obiettivo di dare un volto a quelli che rappresentavano i classici spauracchi per i bambini.

Alla competizione aveva partecipato anche la laureanese Barbara che, vivamente colpita dalla storia attinente al tema, lo ha successivamente trattato con i suoi piccoli concittadini.

Alcune opere prodotte dai professionisti per la gara succitata, assieme ai disegni fatti dai bambini, sono state esposte nell'edificio della città reggina, dando vita a una piccola galleria artistica e a un momento formativo.

Alla conferenza ha preso parte pure Giuseppe Esposito: il presidente dell'ente turistico ha posto l'accento sul dialogo tra le famiglie e la società – sottolineando che le associazioni devono fare da ponte – evidenziando l'importanza di custodire e trasmettere ai più giovani i racconti di una volta. Il giovane, tra le altre cose, contestualizza ogni volta il discorso; in quest'occasione, essendoci di mezzo bambini, il yèryano è stato presentato come 'il diverso', un'intuizione che ha permesso di concentrare la discussione su argomenti rilevanti come l'inclusione e, più genericamente, la ricettività degli stessi.

Il suo piano si è sposato perfettamente con quello dell'ideatrice dell'iniziativa. Negli ultimi tempi Barbara ha concretizzato numerose uscite con i piccini, seguendo uno schema semplice ma efficace: prima la visione di un lavoro o la narrazione di una specificità del comune in cui il gruppo si recava, poi un laboratorio collegato a ciò. L'attività proposta ad Acquaro, dopo la passeggiata a Malamotta con conoscenza dell'aneddoto che l'accompagna, riguardava la raffigurazione di quanto appena sentito.

«Secondo me ogni forma d'arte è crescita perché è trasformazione non solo dei propri pensieri, ma anche delle proprie emozioni», ha affermato la donna. «Lo scopo del mio progetto – continua – è quello di promuovere il nostro territorio, promuovere gli artisti, ma soprattutto è quello di educare al bello risvegliando la gioia della creatività». Le sue attività, come succitato, mirano infatti anche a sviluppare la laboriosità dei partecipanti, disincentivando l'uso dei dispositivi elettronici.

Alla manifestazione hanno preso parte diverse sigle sociali (non solo di Laureana) e pittori. Anche il sindaco, Alberto Morano, ha dichiarato che l'Amministrazione «è soddisfatta dell'ottima riuscita dell'evento e della numerosa partecipazione», asserendo che il suo gruppo «continuerà a puntare sulla promozione e valorizzazione del territorio».

Tutto ciò, chiaramente, rappresenta una grande vetrina per gli acquaresi: è plausibile che attraverso i yèryani la notorietà del sito aumenti e questi ultimi entrino nell'immaginario collettivo di un pubblico sempre più ampio e trasversale di persone.

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