Il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione della lista “Uniamo Acquaro” dalle elezioni comunali del paese vibonese. Con una sentenza pubblicata ieri, i giudici hanno respinto il ricorso presentato da Giuseppe Barilaro, candidato sindaco, e dai suoi delegati, confermando così la decisione del Tar Calabria.
La lista di Barilaro era stata esclusa perché nei moduli con le firme dei cittadini mancavano alcuni elementi obbligatori, come il simbolo della lista, l’unione dei fogli con l’elenco dei candidati e la data nelle firme autenticate. Secondo i giudici, questi non sono semplici dettagli burocratici: servono a garantire che chi firma sappia esattamente per quale lista lo sta facendo.
Gli avvocati di Barilaro avevano sostenuto che i cittadini fossero comunque informati, ma il Consiglio di Stato ha chiarito che la conoscenza deve essere certa nel momento della firma, e non solo successiva. Per questo motivo, la lista è stata considerata irregolare e quindi non ammessa alla competizione elettorale.
Dopo questa decisione, ad Acquaro resta in corsa una sola lista, quella guidata da Giuseppe Ferraro. Perché l’elezione sia valida, dovrà votare almeno il 40% degli aventi diritto, e la lista dovrà ottenere almeno la metà dei voti validi.
Si chiude così definitivamente la vicenda che aveva animato il dibattito politico ad Acquaro, aprendo la strada a una tornata elettorale con un solo candidato alla carica di sindaco.