Nei giorni scorsi, in un manifesto che pubblicizzava alcuni eventi di prevenzione secondaria a Dinami, ad opera della locale sede LILT – inaugurata recentemente – gli organizzatori hanno voluto fortemente inserire la dicitura “In ricordo di Marina”, corredata da un'immagine della ragazza.
Quello dei volontari è solo l'ultimo di una serie di proponimenti con cui la comunità, da ormai un decennio, intende tenere viva la memoria di una concittadina, Marina Casuscelli, giovane dinamese morta a causa di una neoplasia all'utero. La sua è una storia che ha lasciato il segno nel centro vibonese che però, guidato dal parroco don Rocco Suppa, si impegna da anni per evitare il ripetersi di casi simili.
Dalla sua dipartita – nel 2015 – la comunità propone eventi di formazione e sensibilizzazione sul tema della salute. Ogni anno, nei giorni che precedono il suo anniversario di nascita al cielo (il 25 novembre), a Dinami arriva un professionista – un dottore, uno psicologo o altre figure sanitarie – che aiuta i fedeli a capirne di più su qualche fenomeno specifico.
«È un modo per tenere vivo il suo ricordo – sottolinea don Rocco – nonché per aiutare la famiglia a metabolizzare per quanto possibile la cosa». Quella di Marina, infatti, è una vicenda con delle pieghe che ancora oggi interrogano quanti, a vario modo, l'hanno conosciuta o ne hanno seguito il percorso.
«È importante cancellare il discorso legato all'età quando si parla di prevenzione», ci spiega il fratello, Carmelo Casuscelli. Il suo monito non è casuale: alcuni professionisti che hanno seguito la sorella, proprio in virtù della giovane età della stessa, ritenevano impensabile che i dolori potessero derivare dalla malattia che successivamente si è rivelata. Sempre per lo stesso motivo hanno preferito evitare determinati esami. L'evolversi dei fatti ha poi portato all'epilogo che nessuno voleva.
La giovane oggi fisicamente non c'è più, ma nel suo nome i concittadini stanno provando a cambiare determinate scuole di pensiero ormai radicate dappertutto. Le manifestazioni proposte annualmente vengono finanziate attraverso piccole donazioni degli abitanti del posto: quest'anno, ad esempio, era possibile acquistare delle piantine sostenendo la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), un sodalizio che nella prevenzione e nella formazione ha il suo vero cavallo di battaglia.
«Sensibilizzare su queste tematiche la fa sentire ancora viva», sostiene Carmelo; «faremo nuove giornate dedicate ad altre persone del paese», aggiunge, facendo eco alle parole del giovane don Rocco. Intanto la comunità dinamese risponde sempre presente, soffermandosi su temi spesso sottovalutati. Segno tangibile che Marina parla ancora al cuore di molti.