Cresce il disagio a Dinami dove, dopo il trasferimento della dottoressa di base Cristina Fortunata Zurzolo, la popolazione – costituita per la maggior parte da anziani – si ritrova in ginocchio dal punto di vista sanitario.
La criticità nasce dall'addio della professionista, avvenuto a inizio novembre e ad oggi non seguito da alcuna sostituzione. Sul posto sono attualmente presenti la dottoressa Tiziana Amodeo e il dottor Giacobbe Bartone; tuttavia, le loro prestazioni, per vari motivi, non bastano a compensare le esigenze del territorio.
La prima ha garantito la presenza sul territorio una volta a settimana ma, secondo quanto riferito da alcune anziane del posto, avrebbe invitato numerosi pazienti a raggiungerla ad Acquaro in caso di necessità: un proponimento inattuabile sia per l'assenza di trasporti pubblici, sia perché molti non dispongono né di veicoli né di qualcuno che possa accompagnarli. A ciò si aggiunge il fatto che – sempre stando ai cittadini – la stessa avrebbe dovuto essere sostituita, in caso di assenza dall'ambulatorio locale, dal dottor Vincenzo Greco (medico in quiescenza, nei cui uffici tra l’altro riceveva la Zurzolo prima e la Amodeo adesso), ma anch’egli risulterebbe assente in contemporanea alla titolare.
Il secondo, invece, sta portando avanti la sua assistenza in loco, ma senza riuscire, per ovvi motivi, a coprire tutto il fabbisogno.
In questo contesto, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonino Di Bella, è sul pezzo già da settimane, scrivendo e sollecitando gli organi preposti a trovare una soluzione con estrema urgenza.
A fine ottobre il primo cittadino aveva inviato una relazione all’Asp in merito agli studi aperti in quel momento, offrendo una panoramica della situazione e chiedendo che ci si mobilitasse. Una nuova lettera all’Azienda sanitaria è stata mandata all’inizio di questo mese: nella missiva il capo dell’esecutivo ha messo nero su bianco anche la disponibilità del Comune a fornire alcuni locali per espletare il servizio. Al momento, però, non si registra alcuna novità in merito, con i cittadini privati loro malgrado di un diritto fondamentale e impotenti di fronte al problema.